Valentina Mancini
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Il top della cucina è l’elemento che molti clienti sottovalutano e sul quale si tende spesso a risparmiare, ma è quell’elemento maggiormente a contatto con agenti acidi (aceto, limone, prodotti detergenti, ecc…), calore, tagli o cadute accidentali di pentole e coltelli.
Il top della cucina è l’elemento che molti clienti sottovalutano e sul quale si tende spesso a risparmiare, ma è quell’elemento maggiormente a contatto con agenti acidi (aceto, limone, prodotti detergenti, ecc…), calore, tagli o cadute accidentali di pentole e coltelli.
Deve essere senza ombra di dubbio idoneo al contatto con il cibo ma al tempo stesso resistente, non attaccabile da acidi, non deve deformarsi, spaccarsi o rovinarsi con il calore o con l’acqua e non deve variare il suo colore nel tempo.
In commercio ormai abbiamo una vasta gamma di prodotti tra cui scegliere:
Se amate l’effetto della pietra naturale questo piano è quello che fa per voi, la sua resistenza a graffi e ad eventuali macchie dovute al contatto con le sostanze acide dipende molto dal tipo di pietra e dal trattamento che sceglierete.
Le pietra più idonea è senza dubbio il granito, è un materiale abbastanza poroso e potete evitare che si macchi trattandolo con prodotti impermeabilizzanti atossici ma l’anticalcare, il limone, l’aceto o l’acqua se lasciati per qualche minuto lo potrebbero macchiare lo stesso.
E’ molto resistente al calore (è possibile appoggiare pentole bollenti direttamente sul piano) e alla caduta accidentale visto che in generale è consigliabile non scendere sotto i 3cm di spessore.
Il costo della pietra naturale è elevato e con una cucina molto grande è quasi impossibile non avere giunture, anche il peso è elevato e non è da sottovalutare.
La pietra naturale viene utilizzata prevalentemente in cucine classiche ma può trovare spazio anche in quelle moderne calibrando molto bene colori e finiture.
E’ un materiale sintetico ottenuto da quarzo naturale, sabbie silicee e resine.
Unisce la bellezza dell’effetto “pietra naturale” e la molteplicità delle diverse colorazioni disponibili alla facile pulizia, resistenza a macchie, graffi, cadute accidentali e bassissima porosità ma è sempre da evitare il contatto con anticalcare, cloro o ammoniaca che potrebbero rovinarlo.
Il top in quarzo (essendo composto anche da resine) a contatto diretto con pentole appena tolte dal fuoco o dal forno si potrebbe macchiare o addirittura rompere per l’elevato shock termico, si consiglia sempre l’uso di un sottopentola.
E’ un materiale composto da resine acriliche e minerali naturali, atossico e le giunzioni sono impercettibili.
Vengono realizzati con questo materiale anche facciate esterne di edifici, oggetti di design e sanitari vista la sua estrema duttilità.
La superficie in caso di bruciature o scheggiature può essere riparata, non assorbe liquidi, è altamente igienico, resiste ai raggi solari, graffi e la sua superficie risulta traslucida e setosa al tatto.
Come il quarzo a contatto diretto con pentole appena tolte dal fuoco o dal forno si potrebbe macchiare o addirittura rompere per l’elevato shock termico, si consiglia sempre l’uso di un sottopentola.
Nel caso in cui vogliate il lavello integrato, cioè che risulti un tutt’uno con il piano di lavoro fate attenzione all’acqua bollente, non scolate mai la pasta direttamente nel lavello, lo shock termico lo potrebbe rompere.
Da non trascurare il fatto che si tratta di un materiale ancora molto costoso.
Il grès è senza dubbio il materiale più utilizzato da qualche anno a questa parte, estremamente resiste ai prodotti chimici e allo shock termico (si possono appoggiare direttamente sul top pentole appena tolte dal fuoco), inattaccabile dai graffi, zero assorbimento di acqua, non cambia colore con il sole e le giunture risultano quasi invisibili.
E’ composto da lastre spesse dai 3 agli 8 mm, queste lastre sono supportate sul retro (per dare maggior resistenza alle cadute accidentali) da pannelli in multistrato di legno, polistirene espanso, fibre di vetro oppure lastre di marmo-resina.
Con il grès è possibile avere anche il lavello integrato dello stesso colore del top, creare un bordo molto spesso per creare l’effetto massiccio oppure fianconi che scendono fino a terra.
L’unico difetto è la fragilità alle cadute accidentali di pentole piuttosto pesanti che lo potrebbero spaccare irrimediabilmente e sono sempre da evitare sbalzi superiori ai 20-25 cm (ad esempio se si vuole realizzare un’isola o penisola attrezzata per consumare su degli sgabelli uno snack veloce) sempre meglio mettere dei supporti per evitare che appoggiandosi si fletta e si spacchi.
E’ una pietra artificiale composta da minerali naturali (vetro, materiali ceramici e quarzo), ha una resistenza molto elevata ad alte temperature, graffi, tagli, macchie e non cambia colore con i raggi UV.
Le lastre possono arrivare ad una lunghezza di 3,2mt per uno spessore che varia tra gli 8 ai 20mm, ha elevata resistenza a flessione e le fughe sono quasi impercettibili.
Con il Dekton è possibile avere il lavello integrato dello stesso colore del top, creare un bordo molto spesso per creare l’effetto massiccio oppure fianconi che scendono fino a terra.
Il laminato è senza dubbio il più usato ed economico, è formato da un pannello di fibre di legno rivestite con carta melaminica, ne esistono in commerci molteplici tipi: con bordo dritto (ABS), con bordo stondato (Portforming), stratificato (HPL) e Fenix.
Essendo composti da fibre di legno temono il calore e le infiltrazioni d’acqua nelle giunture.
Mi sono laureata a “La Sapienza” di Roma in Tecniche dell’Architettura e delle Costruzioni, amo tutto del mio lavoro e cerco sempre di dare il massimo ai miei clienti.
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